Non si chiamerebbe “Sex and the Beauty” questa rubrica se non fossero in qualche modo contemplati anche gli uomini! Del resto per quale motivo noi donne curiamo così tanto la nostra immagine se non per piacere anche a loro?! Ero curiosa di sapere un po’ di più di cosa succede a New York in fatto di stile maschile, e chi se non un uomo e vero esperto in materia poteva rispondermi? La nostra inviata speciale Angie Valentino l’ha trovato ed intervistato per noi!

C’è un’autenticità dello stile e del gusto Italiani che è radicato in ognuno di noi”. Queste le parole che accolgono nel mondo di Tiziano Zorzan per cui esportare lo stile Italiano a New York è una vera e propria missione. “Lo stile è autenticità, coerenza ed emozione, è il contrario dell’artificio e della finzione”. Una definizione personale di stile che apprezzo molto e che ci fa subito capire la sua visione. Zorzan è fashion designer della sua private collection (donna e uomo) che si può trovare nelle sue 3 esclusive boutique a New York, ed è anche consulente strategico di comunicazione e marketing per importanti brand del lusso. Insieme ad Angela Valentino che l’ha intervistato abbiamo voluto capire la sua percezione dello stile maschile Italiano in America, rubando qualche consiglio utile.

Stile Italiano e percezione. Tu che crei e vendi moda Italiana a New York cosa apprezzano gli Americani dello stile maschile Italiano e su cosa gli uomini Italiani dovrebbero puntare di più in fatto di stile?

Gli Americani apprezzano molto la qualità Italiana, cioè il tipo di fit e costruzione degli abiti, e anche i tessuti. Ma non solo, anche la scelta dei colori e delle stampe. La moda Americana invece è più conformata, essendo l’America un paese multirazziale ci sono tanti tipi di corporature, e quindi la risposta è la creazione di abiti che si adattino un po’ a tutti. Per questo motivo l’uomo Americano apprezza la vestibilità Italiana.
Riguardo a su cosa dovrebbero puntare di più gli Italiani in fatto di stile rispondo che l’uomo deve sempre e comunque rimanere uomo, e cioè che la moda maschile dovrebbe essere più maschile! Ad esempio non amo pantaloni troppo corti e aderenti, per certi versi li trovo antiestetici. Sicuramente anche l’uomo si può divertire con l’abbigliamento, ma certe linee guida devono rimanere “liturgiche”. Nella mia collezione maschile infatti ho determinati fit e stili che vestono l’uomo come tale, e sono sempre quelli, diversificati poi nei tessuti e nei colori.

 

Colori ed eleganza. Fino a dove si può spingere un uomo che vuole essere elegante con i colori?

Dal mio punto di vista non ci sono limiti nell’uso del colore anche nell’abbigliamento maschile. Certo la soglia del ridicolo è sempre pronta ad essere varcata, ma se un uomo sceglie i colori in base alle sue caratteristiche fisiche (rifacendosi al suo colore di occhi per citare un esempio) e si sente a suo agio, allora non ci sono limiti. Un colore lo si deve “sentire”, e non deve andare al di fuori della nostra personalità.

Richard Aloisio, Art Director del New York Times, in Tiziano Zorzan Collection

 

“Smart casual” e “sporty chic”, la tendenza è sempre più l’essere informali anche in contesti formali. Cosa ne pensi e quali sono i tuoi consigli per essere percepiti eleganti anche in un outfit casual?

Torniamo a citare i colori: sicuramente i colori tenui, o neutri e caldi sono oggi come oggi la tendenza, e aiutano ad essere eleganti anche in indumenti casual. L’uomo ha sempre più bisogno di sentirsi confortevole nei suoi abiti, di muoversi con leggerezza. Vincono i tessuti flessibili e morbidi come lo stretch e il cachemire ad esempio. Del resto sentirsi a proprio agio in ciò che si indossa contribuisce a essere più sicuri di sé ed eleganti.

 

Accessori. Occhiali da vista, cravatta, orologio, scarpe: su quali tra questi 4 accessori cade prima l’occhio denotando gusto e stile in un uomo? Mettili secondo il tuo ordine di importanza.

La scarpa maschile è l’accessorio che guardo per primo. E’ un segno molto chiaro della personalità e dello stile di chi ho davanti. Al secondo posto metto gli occhiali da vista perché sono parte integrante del viso. Al terzo posto l’orologio, e in ultimo la cravatta, che io non amo particolarmente perché la trovo un po’ una costrizione sebbene sia un bell’accessorio.

 

Imparare a sviluppare il senso per l’estetica ed il bello, e trovare/migliorare il proprio stile personale: cosa puoi consigliare agli uomini Italiani che si sentono “anonimi” per fare un up-grading di immagine?

Un uomo che si sente anonimo è un uomo che non ha la proprietà dello stile e della sua codificazione, e quindi consiglio di affidarsi a dei professionisti che sappiano leggere la personalità che hanno di fronte e di conseguenza amalgamarla con delle proposte in linea. Il secondo consiglio è quello di non aver paura di uscire dalla propria “comfort zone” perché a volte ci sono dei mondi straordinari che si possono esplorare e questo cambia il nostro modo di essere e la percezione che gli altri hanno di noi.

Celebrity style. Un personaggio maschile Americano e uno Italiano che ammiri per il loro stile. (Guarda la risposta video qui!)

E’ proprio il caso di dire “Italians do it better“!