Capita a tutti noi di descrivere una donna alla quale si vuole fare riferimento, ma che non si conosce per nome, con “ma si dai quella che ha sempre il rossetto rosso…”, oppure “quella acqua e sapone”…e  così via. Descriviamo così una donna quando il suo makeup, il suo hairstyle, il suo profumo, o un qualcosa nell’abbigliamento diventa un tratto distintivo del suo look. Sono pochi i dettagli del nostro aspetto che si imprimono nella mente degli altri. Se questi dettagli sono azzeccati, siamo costanti e fedeli nell’indossarli, allora abbiamo fatto bingo. Nella lingua inglese, Dio la benedica perché spesso è molto più succinta ed efficace di quella italiana, si parla di “signature beauty look”.

Il signature look è quella cosa che esprime gli ideali estetici di una persona, la sua essenza,  e che ne rende l’immagine sempre riconoscibile e potente. Ma come si fa a crearsi un signature look? Premesso che è un processo lungo e che avviene con una certa maturità dopo aver sperimentato tanto, i  4 elementi chiave per costruirlo sono:

  • Conoscersi bene
  • Sapere cosa ci piace
  • Consapevolizzare cosa ci sta davvero bene e cosa no
  • Quando si trovano i propri tratti distintivi essere costanti nel metterli in luce e non abbandonarli mai

Signature beauty look famosi

Qualche esempio di signature look storico? Frida Kahlo, con le sue trecce fiorite intorno al capo, il rossetto rosso, gli anelli etnici; Brigitte Bardot, con gli occhi bistrati di nero e le sue sensualissime chiome biondo oro; Anna Wintour con il suo caschetto d’acciao e gli occhiali neri; Maria Callas e Sofia Loren, con i loro occhi da gatto evidenziati all’estremo; Dita Von Teese, con la sua eterea pelle di porcellana, i capelli corvini e le labbra scarlatte.

Cosa accomuna queste donne? L’aver fatto delle scelte di stile e il non averle abbandonate mai più! Certamente c’entra anche la moda di un particolare periodo in alcune scelte (negli anni ’70 ad esempio si mettevano più in risalto gli occhi che le labbra e tutte prediligevano truccare gli occhi indipendentemente dal fatto che fosse corretto o meno per i propri tratti somatici), ma loro hanno saputo trasformare un trend del momento in un personale tratto distintivo di sempre.

FridaKahlo_Signature look Elisa Bonandini Image Consulting  BrigitteBardot_Signature Look Elisa Bonandini Image Consulting  AnnaWintour_Signature Look Elisa Bonandini Image Consulting
SofiaLoren_Signature Look Elisa Bonandini Image Consulting  MariaCallas_Signature Look Elisa Bonandini Image Consulting DitaVonTeese_Signature look Elisa Bonandini Image Consulting

“Beh però Elisa queste signore fanno o hanno fatto un lavoro particolare”, potreste obbiettare voi,” sono donne di spettacolo. Per le donne normali è tutta un’altra storia!”. In effetti chi lavora nel settore dell’arte, nel cinema e nella moda vive della propria immagine e trova con più facilità un proprio signature look!(e soprattutto sa quanto è importante e strategico per veicolare una certa immagine di sè) anche perché hanno a disposizione fior di look maker! Obiezione accolta!

Donne in politica ed imprenditoria: la sobrietà che paga

Allora proviamo a vedere qualche altro esempio di signature look cambiando contesto. Le prime che mi sono venute in mente (e chissà come mai me le sono ricordate così bene!): Mara Carfagna, parlamentare, con il suo nude look. Mai che la vedi con un rossetto o un ombretto la Carfagna, al limite un velo di gloss, e mai che i suoi capelli si inoltrino oltre spalle. Pulizia e sobrietà d’immagine assoluta da quando è passata in politica, e non è mica un caso (fate un confronto rispetto a prima quando lavorava nello spettacolo!); Emma Marcegaglia, imprenditrice e presidente di ENI, si dota sempre e solo di un filo di abbronzatura, in qualsiasi stagione dell’anno, e si concede al massimo qualche boccolo sulle spalle (lei da quando ho iniziato a vederla in tv e sulla stampa è sempre stata esattamente così); Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e del gruppo Mondadori Editore. Dacchè la ricordo evidenzia gli occhi con ombretto grigio e matita nera e porta le labbra neutre, mai vista truccata in altro modo.

MaraCarfagna_Signature Look Elisa Bonandini Image consulting  EmmaMarcegaglia_Signature Look Elisa Bonandini Image Consulting  MarinaBerlusconi_Signature Look Elisa Bonandini Image Consulting

Ora, che piacciano e che siano davvero indovinati o meno questi look, quello che mi affascina del concetto di signature look è che se perseguito con costanza e fedeltà ha davvero la potenza di imprimere l’immagine di una persona nella nostra testa. E subito il primo pensiero verso quella persona è…”ha stile”. Vedete, è come nel lavoro o nello sport: ci sono persone che di base non sono dotate di un talento così spiccato in quello che fanno, eppure sono così determinate e costanti, che alla fine riescono meglio di quelle che il talento ce l’avrebbero, ma non hanno la costanza.

Nude Look, occhi o labbra: dove cercare il proprio beauty look ideale

Nude look. Per chi e perché
“Non metto nulla così non sbaglio!” eh no ragazze non è così semplice la faccenda. Nude look non significa “come scendo dal letto esco”. Il trucco nude lo consiglio a chi ha una pelle omogenea con pochi difetti, per la quale non è necessario concentrareCate Blanchett_Signature Look Elisa Bonandini Image Consulting l’attenzione su altro. E nude look vuole sempre e comunque: 1) una buona base coprente più o meno leggera a seconda dello stato della pelle; 2) fard o blush; 3) mascara come se non ci fosse un domani; 4) gloss o un rossetto color carne; 5) sopracciglia perfette. Posto che vengano rispettate queste 5 condizioni, funziona bene in ambiti formali e istituzionali (vedi Carfagna in politica), o in contesti di lusso dove è sempre più apprezzato/richiesto (hotel, spa, boutique di alta moda, compagnie aeree). Quando un viso è molto armonioso, con una bella pelle e non ci sono particolari caratteristiche da camuffare il nude look può essere un’arma vincente. Comunica essenzialità, sobrietà, pulizia, understatement. Ispiratevi a Cate Blanchett, la regina incontrastata dell’effetto nudo.

 

Puntare sugli occhi. Per chi e perché
Partiamo da un concetto a monte: quando concentriamo l’attenzione sugli occhi, mettiamo in luce il nostro lato intellettivo. Il contatto degli occhi comunica il nostro interesse verso gli altri. Se manteniamo un contatto degli occhi basso (non riusciamo a guardare dritto negli occhi di chi ci parla) veniamo percepiti meno socialmente attraenti e più superficiali. Quindi mettere in risalto gli occhi per valorizzarli e mantenere un eye contact alto è una combinazione sicuramente vincente! Il secondo step è sapere come valorizzarli, a seconda della propria forEvaLongoria_Signature Look Elisa Bonandini Image Consultingma, grandezza degli occhi e distanza. 3 le casistiche principali: 1) Chi ha occhi piccoli e magari anche infossati: evitare matita nera e ombretto scuro che visivamente rimpiccioliscono e fanno arretrare, al contrario prediligere una leggera definizione e un ombretto chiaro che ingrandiscono e distanziano gli occhi; 2) Per chi ha occhi molto sporgenti invece e con una palpebra mobile ampia va benissimo l’ombretto scuro perché li fa arretrare un pochino e li riequilibra attenuando l’effetto “occhi fuori dalle orbite”; 3) Occhi normali, a mandorla, possono permettersi quasi tutto. Puntare sugli occhi con il makeup non è mai una scelta sbagliata, purché fatto bene, perché sono lo strumento di comunicazione più potente del nostro viso. Quando esaltati comunicano introspezione, cerebralità, e se usati bene (alto eye contact) anche interesse verso il nostro interlocutore. Ispiratevi a Eva Longoria e ai suoi occhi di velluto.

 

Puntare sulle labbra. Per chi e perché
Se puntando sugli occhi esaltiamo il nostro lato intellettivo, puntare sulle labbra esalta il nostro lato sensuale. Non esiste richiamo sensualmente piùMonicaBellucci_Signature Look Elisa Bonandini Image Consulting potente di un paio di labbra carnose e laccate di un rossetto intenso. Il rossetto rosso è come l’articolo 1 della Costituzione Italiana, tutte le donne hanno il diritto di portarlo! Certo, bisogna sentirsela. Lo sconsiglio a coloro che non hanno una dentatura perfetta, denti molto sporgenti e non regolari, o che momentaneamente stanno portando un apparecchio (perché portare l’attenzione proprio lì?), così come a coloro che hanno labbra sottilissime, potrebbe visivamente rimpicciolirle ancora di più. Per il resto invece si apre un mondo. In alcuni contesti lavorativi creativi (studi di design, moda, agenzie di comunicazione&marketing, P.R. per fare degli esempi), è totalmente sdoganato perché in questo ambito è richiesta una certa forza espressiva, ed è ben visto l’emergere, il farsi notare (con le proprie idee e conseguentemente con il look). In situazioni più istituzionali/formali invece (banche, finanza, assicurazioni, ambito medico, per citarne solo alcune) potrebbe risultare eccessivo. Quando laccata di rosso, o comunque di colori intensi e brillanti, la bocca comunica passionalità, temperamento, audacia ed estroversione. Ispiratevi a Monica Bellucci che con le sue labbra rosse ha conquistato il mondo intero.

 

I fattori che entrano in gioco nella creazione di un proprio signature beauty look sono molti di più di quelli che vi ho elencato, non farei bene il mio lavoro se vi dicessi che sta tutto lì, ma spero di avervi quantomeno indirizzato. Alle “precisetti” invece, che non si accontentano e vogliono approfondire, consiglio una consulenza privata con la sottoscritta una volta per tutte!

Ecco i 2 servizi top che potete fare con me per creare il vostro signature beauty look: Analisi del colore e Lezione di Make-up