Una donna che si taglia i capelli è in procinto di cambiare la sua vita. Non voglio rivelarvi subito chi lo disse, ma è una donna che ha rivoluzionato il mondo dell’immagine e della bellezza in modo assoluto. Queste chiacchiere sul colore di capelli nascono da miei recenti approfondimenti nel mondo dell’hairstyling: colori e tagli hanno un risvolto anche psicologico oltre che estetico!

Colore di capelli e stereotipi

Sapete da cosa dipende il colore naturale dei nostri capelli? Dalla melanina, quella proteina che determina anche il nostro colore di pelle e quanto ci abbronziamo. All’interno del capello la melanina si compone di eumelanina, responsabile della pigmentazione scura (castano e nero), e di feomelanina, responsabile della colorazione chiara (biondo e rosso). In base a come sono combinate tra loro queste due componenti determinano il colore e la qualità del capello.

Il colore dei capelli impatta su come veniamo percepiti dagli altri, ma anche su noi stessi, il modo in cui pensiamo, agiamo, e ci relazioniamo col mondo. Non solo, è stato provato che il colore dei capelli è la base per tutta una serie di supposizioni che facciamo quando conosciamo una persona. Provate a pensare quante volte e perché gli attori si ritrovano a dover cambiare colore di capelli per un determinato ruolo in un film: un colore piuttosto che un altro li aiuta ad identificarsi meglio in un certo tipo di personaggio.

Emma Stone_Quando l'hairstyle fa branding_Elisa Bonandini Image Consulting          L’attrice Emma Stone in 3 versioni diverse: rossa seducente, bionda bamboleggiante e castana intrigante

 

Non dico nulla di nuovo se parlo di immediate associazioni davanti a una bionda, una rossa, una brunette o una mora. Sono solo stereotipi certo, ma duri da sradicare perché provenienti da retaggi culturali molto in là nel tempo! E allora dove le bionde sono evanescenti, appariscenti e frivole (Marilyn disse “amami per i miei soli capelli biondi“), le brunette sono intelligenti, sofisticate e affidabili; le rosse sono impulsive, astute, e volitive (“Almeno una volta nella vita un uomo ha diritto di perdere la testa per una rossa mozzafiato” disse l’attrice Lucille Ball); le more sono tenaci, sensibili e pratiche. Fate attenzione la prossima volta che vorrete cambiare radicalmente colore dei vostri capelli, oltre al piacere estetico per un colore dovreste considerare anche come viene percepito e cosa comunica.

 

Quando l'hairstyle fa branding_Elisa Bonandini Image Consulting                            Marilyn bionda naif; Audrey brunette sofisticata; Rita rossa intrigante; Liz mora misteriosa

 

Oggi noi donne abbiamo la grande fortuna di poter migliorare il nostro aspetto e la percezione del nostro viso drasticamente, con l’uso del colore e il taglio di capelli. Pensate che in Italia il 70% delle donne li tinge (Fonte: Cosmetica Italia), e azzeccare la sfumatura giusta non dovrebbe essere frutto del caso ma un scelta ponderata, perché è un attimo invecchiarsi o rendersi anonime. I capelli se li tingevano già gli Egizi, usavano l’henné per riprodurre il rosso e l’indaco, ed un estratto dalla pianta Indigofera Tinctoria per riprodurre il nero. Cleopatra ad esempio era rossa naturale di capelli, ma scelse di indossare sempre una parrucca nera. Ora, possiamo pensare che sia una scelta “a caso”, ma una donna che fu in grado di legarsi prima a Cesare e poi a Marc’Antonio, forse i due uomini più potenti di tutta la storia, e di guadagnarsi il titolo di “mito”, forse di personal branding ne sapeva qualcosa, e quel nero a incorniciarle il viso non l’aveva scelto a caso.

Sempre a proposito di colore di capelli come marchio di riconoscimento, mi ha fatto riflettere questa citazione della scrittrice Adair Lara: “Dove sarebbe arrivata Marilyn Monroe se si fosse tenuta i capelli del colore che Dio le aveva dato? Avremmo avuto un film intitolato gli uomini preferiscono le donne dai capelli color castano topo!”. Quanto è vero, e quanto il colore di capelli può aiutare a costruire una personalità e fare branding! Se vi piace il personaggio Marilyn leggete questo bellissimo articolo scritto da Marco Apadula, Brand Identity Builder, che ha fatto una disamina del personal branding di Marilyn Monroe che ho apprezzato molto “Quando il personal branding uccide“.

Quindi?…mi faccio bionda, rossa o mora?

Ma in buona sostanza come si fa a scegliere un colore di capelli e un taglio adatti a sé? Iniziamo col porci 4 domande.

1) Il colore che mi piacerebbe è adatto alla mia tipologia cromatica?
A seconda del proprio sottotono di pelle (freddo, caldo, neutro?) stanno bene alcune sfumature piuttosto che altre. Non c’è nulla di peggio che un colore di capelli estremamente caldo su una pelle inequivocabilmente fredda e viceversa. Regalatevi l’analisi del colore, per conoscere tutte le sfumature che vi possono donare, dalle più classiche alle più estreme!

Hair color palette_Elisa Bonandini Image Consulting2) Quanto intenso può essere il colore che si sposa bene con il mio sottotono di pelle?
Una volta individuato il colore più adatto, altri aspetti importanti da considerare sono la geometria del viso e lo stato della pelle. L’intensità del colore infatti e le linee e i volumi del taglio che scoprono o coprono il viso possono accentuare dei difetti o camuffarli. Se vogliamo dar risalto agli occhi o alla bocca ad esempio, o camuffare un naso importante, il taglio influisce molto e può penalizzare o valorizzare. E ancora, sapevate che i colori scuri restringono i tratti somatici (quindi fanno percepire più magre, ma allo stesso tempo induriscono i lineamenti) e i colori chiari invece li allargano (addolcendo i lineamenti)? Come si fa dunque a consapevolizzare i propri tratti somatici da valorizzare e quelli da camuffare con l’ausilio di un buon taglio e colore di capelli? Facendo l’analisi del viso, che ne individua la forma, la simmetria, le proporzioni, il profilo e la texture della pelle.

faceshapes_Elisa Bonandini Image Consulting

 

3) Il mio taglio di capelli si sposa bene con la mia silhouette?
La testa interagisce con il resto del corpo: un taglio netto lungo e pari può rivelarsi la scelta scorretta su un’altezza minuta o una corporatura piena perché potrebbe accentuarne il volume, invece che camuffarlo, così come se si ha un collo corto e robusto un taglio che lo scopre completamente non è la scelta più azzeccata. Un’analisi della figura è quello che può aiutare a consapevolizzare le caratteristiche del proprio corpo.

4) I miei capelli esprimono al 100% la mia personalità e il mio stile?
Una volta analizzati i tratti somatici c’è da tenere in considerazione personalità e stile. Ci sono donne che riescono a portare splendidamente tagli e colori improbabili con grande convinzione e nell’insieme funzionano, e ci sono donne che nonostante il taglio e il colore siano perfetti per i loro tratti somatici risultano anonime. Tutto sta in come ci si sente nel proprio hairstyle e quanto si riesce a esprimere la propria personalità attraverso di esso. Quindi si ad una disamina attenta dei tratti somatici per sapere che strada prendere, ma poi spazio anche a deviazioni di natura personale per esprimersi! E’ proprio qui che si può riuscire a fare dei propri capelli uno strumento di personal branding!

 

E ora che siete arrivate fino qui vi posso svelare chi disse “Una donna che si taglia i capelli è in procinto di cambiare la sua vita”!…fu Coco Chanel. Lei, brunette convinta che non ha mai cambiato il suo colore di capelli e taglio alla garçonne, era una che sull’esprimere personalità la sapeva lunga.

Quando l'hairstyle fa branding_Elisa Bonandini Image Consulting

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