Dall’alto verso il basso oggi vi parlo dei 4 accessori che completano l’outfit di un abito classico e che decretano definitivamente il vostro grado di eleganza e il vostro gusto. Christian Dior disse che “Il dettaglio è importante quanto lo è l’essenziale. Quando è inadeguato, distrugge l’intera creazione“.

La cravatta

E’ un argomento molto vasto, ricco di storia e aspetti psicologici, quindi mi limito ad affrontare solo quelli pratici: la qualità del tessuto (i tessuti “parlano” e un buon tessuto si riconosce al tatto ma anche alla vista); lunghezza e larghezza della cravatta; nodo ben fatto che sia proporzionato al proprio viso e corretto per il tipo di colletto della camicia.

Il sentimento va benissimo quando si tratta di scegliere il fiore da mettere all’occhiello. Ma per la cravatta l’essenziale è lo stile. Un bel nodo di cravatta è il primo passo serio nella vita. (Oscar Wilde)

La cravatta in seta è quella più classica che si adatta all’abito formale. Le più modaiole cravatte di lana e di maglia invece richiedono un gusto spiccato per essere abbinate correttamente all’abito. In Inghilterra ad esempio si indossano solo nel weekend e chi appartiene a college e club importanti le usa con abiti in tweed. In Italia invece sono di tendenza proprio con l’abito da ufficio.

 

 

Se parliamo di ufficio o di situazioni lavorative in ambienti formali, per la fantasia della cravatta la mia regola è less is more. Fantasie estrose con contrasti molto forti, se non abbinati perfettamente col resto possono risultare fuori luogo. C’è chi azzarda camicie a quadri con cravatta a righe e viceversa, o mix di fantasie, ma ci vuole un grande gusto per azzeccare combinazioni eleganti e piacevoli alla vista, quindi se non vi sentite sicuri non avventuratevi. Per la quotidianità è bene avere in guardaroba qualche tinta unita jaquard (i classici blu, azzurro e bordeaux ad esempio), i pois, il paisley, il regimental, e fantasie medio-piccole tono su tono.
La cravatta nera invece è bene riservarla solo per un evento serale.

 

 

Ricordate che anche le cravatte seguono la stagionalità. I brand di cravatte realizzano collezioni primavera/estate e autunno/inverno. In primavera/estate optate per colori più brillanti/chiari, in autunno/inverno per colori più scuri. La scelta dei colori di cravatta è più semplice se conoscete la vostra tipologia cromatica. A questo proposito vi suggerisco di regalarvi un’ analisi del colore per scoprirla e beneficiarne per tutto il vostro guardaroba.

 

Non c’è niente di più sgraziato che vedere una cravatta troppo corta o troppo lunga. Un uomo deve essere in grado di controllarne nodo e lunghezza! Attenzione anche alla larghezza: una corporatura massiccia non vuole una cravatta troppo sottile e viceversa, ci vuole proporzione. La punta della cravatta deve arrivare a toccare la cintura, millimetro più millimetro meno.

 

    

 

Per quanto riguarda il nodo ve la giocate tra il four-in-hand (il nodo più semplice) e il windsor, dove il primo è più stretto e slanciato e il secondo più largo e simmetrico. Il primo sta bene sia col colletto italiano che quello francese, il secondo invece si adatta solo al colletto francese. Noto che il four-in-hand quando non viene fatto con cura rimane leggermente storto, per questo motivo preferisco il windsor, più centrato e corposo.

 

                                             Nodo semplice, Four-in-hand                      Nodo Windsor

 

Hermes e Marinella sono brand conosciuti per la qualità e lo stile delle loro cravatte: sicuramente un regalo da prendere in considerazione se la cravatta è un accessorio che indossate molto.

 

 

La cintura

Quando indossate un completo la cintura deve essere dello stesso colore (e materiale) delle scarpe. Preferite fibbie sobrie e pellami lisci. Il lembo opposto alla fibbia, dopo essere passato all’interno di essa, deve inserirsi nel primo passante dei pantaloni e superarlo di qualche centimetro. E’ poco elegante l’effetto di una cintura troppo corta, così come quello di una cintura troppo lunga che gira sul fianco. Cinture scamosciate, in tessuto, intrecciate o lavorate, non sono adatte all’abito classico. Controllate sempre lo stato di usura delle vostre cinture perché filo scucito, annerimenti e spellature saltano subito all’occhio.

 

 

Le calze

Solo una regola, ma ferrea: le calze devono arrivare al ginocchio. Quando indossate l’abito da ufficio, dovrebbero essere scure quanto le scarpe e allo stesso tempo non staccare troppo dal colore dell’abito. Quando invece indossate un completo spezzato potete osare delle fantasie, ad esempio le Burlington o le Gallo. In entrambe i casi sarebbe bene che fossero in accordo cromatico con la cravatta. In guardaroba è bene tenere delle calze tinta unita nere, grigio scuro, 2/3 varianti di blu, bordeaux e verde scuro. Quando indossate scarpe color testa di moro o cognac funzionano bene calze bordeaux o verde scuro. I pantaloni neri invece preferiscono le calze nere. In generale calze a coste grosse risultano più casual, mentre quelle in filo scozia lisce sono più eleganti. Un consiglio: quando comprate un nuovo abito abbinate già calze e cravatta nello stesso momento in modo che l’insieme sia in armonia.

 

 

Le scarpe

In ordine dalla più formale alla più casual abbiamo: la Oxford, la Derby, la Duilio con coda di rondine e i mocassini. La Oxford nera con allacciatura chiusa è la scarpa più formale ed elegante in assoluto. Si indossa col completo da ufficio e anche ad un matrimonio. Non va indossata con il blazer o con abbigliamento casual. La Derby è allo stesso modo corretta per l’outfit da ufficio, ma risulta meno formale della Oxford. La Duilio sulla punta ha la cosiddetta coda di rondine ed è una scarpa più “rustica”. Se scelta in color Cognac si adatta bene ad uno spezzato più casual, se nera o testa di moro si adatta anche al completo classico. I mocassini si possono indossare col completo da ufficio se sono in pelle e preferibilmente neri, meglio evitare i modelli scamosciati, più corretti da abbinare a spezzati casual.

 

Leggete anche gli altri due post di questo vademecum dell’abito da uomo perfetto: la camicia e giacca e pantaloni.

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