L’abito maschile è sinonimo di status ed è simbolo di autorevolezza ed eleganza solo se conoscete le regole di un buon abito! Un completo da uomo composto di camicia, giacca e pantalone, corredato di cravatta, pochette, calze e scarpe, è un mondo di dettagli, molti possono variare in base al gusto personale, ma ci sono delle regole generali che, quando rispettate, conferiscono stile ed eleganza. Dato che l’argomento è molto vasto lo affronteremo a puntate, partendo dalla camicia, capo principe del guardaroba maschile.

Se indossate l’abito tutti i giorni o spesso, una camicia su misura può essere una scelta ottimale e, per alcune corporature, necessaria. Braccia lunghe o corte, busti ampi e braccia molto muscolose, pancia prominente…le camicie in commercio, anche se oggi se ne trovano di diversi fitting, non sempre riescono a vestire bene queste caratteristiche e il risultato è che quei due bottoni che tirano sulla pancia, il colletto troppo largo, il polsino che resta nascosto sotto la giacca, lo sparato che fa tante pieghe o che tira, sono errori di stile che si possono evitare. Si spende di più inizialmente (una buona camicia su misura parte dai 150,00 euro), ma il ritorno in immagine li vale!

Il colletto della camicia

Sono tre le tipologie di colletto più classiche con le quali non si sbaglia mai: italiano, francese e button down. I due più utilizzati per l’abito sono l’italiano e il francese. Il colletto italiano rimane più chiuso e le punte sono più lunghe e sottili, ideale per chi ha un viso tondo e pieno, perché aiuta ad allungarlo. Il colletto francese invece, più aperto e ampio, si armonizza meglio sotto a visi sottili e lunghi perché introduce una linea orizzontale che ne spezza la lunghezza. Mentre quello italiano funziona anche senza cravatta, quello alla francese, così aperto, richiede la cravatta. Le punte del colletto, in qualsiasi caso, devono aderire bene allo sparato della camicia, se restano sollevate la camicia potrebbe non essere di qualità, oppure avete fatto un nodo della cravatta troppo voluminoso. A questo scopo una buona camicia possiede nel colletto un’anima che lo mantiene in posa oltre che aderente allo sparato. Il colletto infine deve avere una certa altezza, perché sul retro del collo deve sporgere di almeno 1 cm dal bavero della giacca (viceversa potrebbe incassare il collo). Colletto italiano e francese sono i più formali, il button down invece rimane più informale, adatto agli spezzati casual. Quando si indossa la cravatta il colletto chiuso deve aderire al collo, con uno spiraglio di un dito.

 

 

I polsini della camicia

Devono coprire interamente il polso e appoggiarsi sull’attaccatura del pollice, anche a braccia piegate. A giacca indossata, il polsino deve sporgere di almeno 1 cm e mezzo. Il polsino visibile aiuta anche a far percepire le braccia più lunghe, dettaglio non da poco per chi vuole slanciare la figura.

 

Il colore della camicia

Il colore di camicia più formale è il bianco, seguito dall’azzurro. Righe, quadretti e altre fantasie, in base alla grandezza, ai colori e al contrasto col fondo, variano il loro grado di formalità. Righe e quadretti sottili e tono su tono sono più eleganti, grandi e a contrasto sono più casual. La base da cui partire per scegliere le varie sfumature è il vostro sottotono di pelle: se avete un incarnato freddo la vostra camicia bianca è bianco ottico, se invece avete un incarnato caldo la vostra camicia bianca è bianco avorio/crema.Se volete azzardare qualcosa di diverso dal bianco e dall’azzurro provate il grigio ghiaccio e il blu scuro se avete un’incarnato freddo e il sabbia chiarissimo se avete un’incarnato caldo.

Il tessuto della camicia

Quando scegliete una camicia, oltre ai dettagli stilistici, più che al colore (i colori classici e solidi vincono sempre), vi consiglio di prestare attenzione al tessuto, perché insieme al fitting è ciò che visivamente comunica la qualità del capo. In una lussuosa boutique da uomo in Via Gesù a Milano (ribattezzata la Via Dell’Uomo perché costellata di ogni ben di Dio tra abbigliamento e accessori maschili), ho toccato un cotone così pregiato e sottile (più sottile e liscio della seta), il cui costo sfiorava i 600,00 Euro per una camicia su misura. Senza esagerare, dei buoni tessuti per una camicia di qualità sono il cotone popeline e il batista (i più lisci e sottili), il twill (ritorto o a spina di pesce, visivamente più corposo), e i tessuti operati con trame visibili come il pinpoint e il piquet. Tessuti corposi e strutturati vestono meglio corporature esili e sottili, tessuti sottili e leggeri vestono meglio corporature abbondanti e muscolose.

    

    

     

I bottoni della camicia

Un dettaglio di rifinitura che dettaglio non è. Il materiale più classico ed elegante è la madreperla e si può scegliere lo spessore del bottone (ad esempio 3 o 5 millimetri). Le camicie di qualità con bottoni di madreperla si riconoscono facilmente dai riflessi cangianti tipici di questo materiale e dal fatto che non sono mai perfettamente bianchi. Nelle camicie di bassa qualità invece il bottone solitamente è di plastica. La versione più elegante e formale di camicia è quella con l’abbottonatura nascosta, seguita da quella con abbottonatura a vista (sempre elegante se i bottoni sono in madreperla), e infine l’abbottonatura a vista con doppia cucitura del cannoncino, che è la più casual tra le tre, quindi meglio utilizzarla in outfit spezzati.

Le cifre ricamate sulla camicia

Le cifre si ricamano sullo sparato della camicia, a sinistra, tra il quarto e sesto bottone e a circa 7 cm dall’abbottonatura. Stampatello o corsivo è a vostra discrezione (e dipende anche da come rendono le proprie iniziali nei due modi). C’è chi osa le iniziali sul colletto, sui polsini o in altre strane posizioni più visibili rispetto al posizionamento classico. Le cifre sono un vezzo che nasce come privato, un tempo infatti si ricamavano solo per riconoscere il proprietario quando venivano lavate dalla servitù, oggi invece sono un tocco di charme e personalizzazione del capo solo se sono discrete. La scelta più sobria ed elegante è farle ricamare in blu scuro o azzurro polvere sulle camicie bianche, e tono su tono per altri colori di camicia, per le camicie che indossate con l’abito. Per le camicie casual da indossare con spezzati o jeans potete optare anche per delle cifre colorate.

    

Nella seconda e terza parte di questo vademecum dedicato all’abito maschile, parlo di giacca e pantalone e di accessori.

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